L’arte di saper prendere una decisione

Che cosa si mangia stasera a cena?

E oggi mi metto i pantaloni blu o neri?

Domenica… cinema con le amiche o passeggiata in montagna?

Se accettassi quella proposta lavorativa dovrei cambiare città… ma avrei una casa più grande…

 

Insomma, piccole e grandi decisioni di ogni giorno!

Alcune sono molto immediate, quasi non riflettiamo sul fatto che stiamo compiendo una scelta, lo facciamo e basta.

Altre ci catturano i pensieri, ci riempiono le chiacchiere con le amiche, non ci fanno dormire bene: sono le decisioni un po’ più importanti, un po’ più impegnative, quelle che coinvolgono più sfere della nostra persona.

Sono anche le scelte più difficili da fare perché, quando parliamo di quelle davvero importanti, dobbiamo sì scegliere qualcosa, ma contemporaneamente rinunciamo anche a qualcosa.

A seconda della scelta che dobbiamo compiere, se difficile o particolarmente determinante per la nostra vita, possiamo provare ansia, preoccupazione, stress, e il rischio di rimanere bloccati anziché proiettarsi verso la decisione diventa concreto.

 

Come si fa a prendere una decisione?

Porsi domande

Naturalmente ognuno di noi pensa e agisce in modo personale.

C’é chi ha bisogno di un’analisi analitica della situazione e delle alternative e in pochi minuti riesce a scegliere; al contrario, c’è chi ha bisogno di vagliare attentamente ogni possibilità, di ascoltare pareri, di farsi consigliare, di aspettare e vedere cosa succedere, procastinando la decisione a poi.

Ma è anche vero che gli unici a poter prendere decisioni per noi stessi, siamo noi stessi!

Domandandosi se ci siamo già trovati in una situazione simile, se e quale esperienza abbiamo già di quanto dobbiamo scegliere.

Porsi domande richiamando al presente le nostre esperienze, può illuminarci in una situazione che magari in quel momento ci appare confusa e piena di ombre.

Il ruolo degli obiettivi

Avere chiaro quali sono i nostri obiettivi, cosa vogliamo e cosa non vogliamo, può portare molta chiarezza in processo decisionale.

In questo modo si scartano opzioni mentre se ne tengono in considerazione altre.

D’altra parte non aver chiari i nostri obiettivi ci pone già un forte limite in quanto a potere decisionale: se non sappiamo dove vogliamo arrivare, come possiamo scegliere la strada da percorrere?

Ragionare e riflettere, prima di prendere una decisione, su quello che stiamo cercando realmente e su cosa vogliamo ottenere dalle nostre azioni, può tornarci veramente molto utile, indirizzandoci in maniera più consapevole verso una strada piuttosto che l’altra.

 

La scelta giusta

Ma qual é la scelta giusta?

La realtà è che siamo certi della bontà di una scelta solo e sempre a posteriori, dopo che abbiamo già scelto; non possiamo sapere prima se sarà la scelta giusta o meno!

E’ sicuramente vero che prendendo una decisione implicitamente rinunciamo alla scelta delle altre opzioni possibili.

Con l’andare del tempo possiamo anche chiederci, a volte, “e se avessi fatto un’altra scelta”… ma scegliere significa andare avanti verso le proprie convinzioni, seguendo i propri obiettivi, le proprie priorità.

Alcune decisioni poi è possibile rivederle, in parte o completamente, dopo aver percorso un pezzo di cammino.

Fermarci a chiederci se la strada che abbiamo scelto ci stia regalando soddisfazioni, immaginare un’alternativa, capire cosa ci manca, ci permette di regalarci il tempo per poter tornare indietro, modificare la nostra decisione o continuare con ancora più fermezza nel percorso che abbiamo intrapreso.

 

E se da solo non riesco?

La sensazione di sentirsi bloccati su una decisione è quasi soffocante; sappiamo che dobbiamo cambiare, che così non va bene, che dobbiamo cambiare qualcosa, ma non abbiamo il coraggio, la forza, la capacità per cominciare qualcosa di nuovo.

Ci sentiamo imprigionati, come nelle sabbie mobili.

E ancora peggio è quando le nostre decisioni hanno un peso anche nelle vite di altre persone: proviamo a pensare alla situazione in cui devo decidere quale proposta di lavoro accettare, consapevole che la mia decisione mi potrebbe portare in un’altra città, ma con me ci sono anche due figli minorenni di cui mi devo occupare…

 

Affidarsi alle persone a noi care, chiedere un consiglio, ascoltare un amico è sempre una strategia preziosa.

A volte però questo peso è talmente grande da richiedere un intervento più mirato e più profondo, un sostegno professionale alla presa di decisione.

Un sostegno, perché credo che nessuno possa permettersi di decidere o scegliere per un’altra persona.

Un sostegno per accompagnare nel fare chiarezza sulle esperienze personali, sugli obiettivi che si vuole raggiungere e su quale possa essere la scelta migliore in questo momento!

 

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